Gli occhi incollati al televisore ma il mio ricordo indietro più di vent’anni e non per questo meno vivido, anzi letteralmente un viaggio nel tempo quando venni via dalla Sardegna caricando la mia Renault con poche cianfrusaglie ma i miei figli che non avrei mai lasciato uno di sei l’altro di tredici, il grande aveva bagnato di lacrime il cuscino del letto perché il babbo aveva anteposto il lavoro al resto e non sarebbe venuto a salutarlo, l’unico essere umano fu Filippo il mio maestro di direzione d’orchestra che trovai sul molo a Cagliari, la figlia in braccio e in mano alla figlia una rosa rosa. In me il ricordo atroce di essermi inginocchiata davanti a mio marito supplicandolo di non lasciarci.

La casa umida e ammuffita dove uno zio pietoso mi aveva accolto, ed io che andavo in banca tutti i giorni a ritirare diecimila lire per volta. E mi facevo in quattro per fare la mamma e il papà.

E poi l’appartamento alla stazione. E poi il grande che mi lascia, ci lascia e sceglie di andare a vivere col padre e come lui diventa testimone di geova. E il dolore che non finiva più, che avrei preferito una pugnalata nella schiena. E il terrore degli assistenti sociali, che mi portino via il minore. E i Natali da sola, che i figli andavano a non festeggiare col padre. E la borsa di studio per l’America cui rinunciai senza pensarci un secondo per paura che mi portassero via i bambini, che poi uno l’avrei perso lo stesso ma non mi pentirò mai di questo sacrificio, perché loro sono la mia vita.

E stasera il mio cuore gridava insieme a quella mamma e a quella zia e se c’ero io finivo dentro ma qualche testicolo glielo frantumavo a quei cretini idioti imbecilli stronzi coglioni. Vedevo mio figlio al posto di quel bambino portato via a forza, il ministro dell’ingiustizia fa un’inchiesta? Ma fagliela sul cervello l’inchiesta a quei dementi, col manganello!!! E c’era pure il padre, mi dicono…. bel padre, complimenti!!! Gli daranno il premio di miglior padre dell’anno!!

Basta, devo smettere: stanotte avrò gli incubi! Accidenti a loro.

Accidenti a loro.

  1. …per non parlare del trauma che resterà impresso a questo figlio, come avrà fiducia nella vita e nella famiglia e in un futuro di giustizia …… accidenti a loro
    Dany solo chi ha una storia come la tua comprende in pieno il terrore nel domani ,tu hai fatto e dato tutto per i tuoi figli vanne fiera nonostante tutto quello che hai passato tu hai vinto e i tuoi figli lo sanno .
    Ciao un abbraccio grande .

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