Sinceramente, non è il massimo alzarsi la mattina e nuotare verso il bagno… nuotare?? Fammi pensare, dunque, in Sardegna c’è il mare ma a Lucca no, come mai mi ci vuole la barca?

Vuotare a secchiate la dispensa, chiamare l’idraulico, venti euro, per svuotare i termosifoni. E il caldaista, è dall’inizio che lo dico, che è la caldaia! Ci voleva tanto? Che combinazione, ieri sera mio marito ha cercato di sistemarla. Dice, no, è una combinazione. E stasera un’altra, con i meteoriti che precedono in Russia quello che sarebbe arrivato poco dopo… stai a vedere che si sfata un mito, le combinazioni esistono eccome!

Idraulico 150. Trenta per l’angelo custode travestito da pilippina verso cui mi sono rivolta alla disperazione in preda a mal di vita e mal di fegato – e ancora non sapevo dei sassi volanti – mentre davanti in fila per sei col resto di due si esibivano in passerella gli improvvidi conti che ci ho preso anche il programma apposta per vedere quanto dove come perché si spende tutto il mese, e so già che non rimarremo al livello del mare. A proposito di acqua. Così cerco di fare quello che solitamente si usa con la Ryanair, il preventivo online. Per la Moby. Nel frattempo ascolto Sanremo in cuffia dal sito di raiuno (ogni tanto una mossa di spider non guasta), sì lo so, una cosa alla volta mai. E quando dico mai non è un modo di dire. Almeno ho riso: la Litizzetto vestita da Caselli (cantante, non magistrato) con battute annesse… mi son retta il fegato!

Dicevo del preventivo: tanto, dico, niente può essere peggio dell’ultimo viaggio, quello del 23 agosto che a suo tempo ho descritto: ma ci si va vicino, se non altro come crisi di fegato: 136 euro, e sono residente (anche se non sembra). ANDATA E BASTA!!!! Tanto anche se si dormisse per terra si spenderebbe assai. Anzi un po’ di più perché non ho considerato il posto ponte di mio marito. No, non lo faccio dormire fuori: si usa così quando uno è residente e l’altro no. E poi devo anche tornare!! Eh, c’ho il coro. E le lezioni, quelle al coro: per le altre mi converrebbe restare là. No, torno per forza, lasciandoci un pezzo di cuore, che non è infinito: prima o poi i pezzi li finisce.

Ri-dicevo… ah no, ri-dimenticavo: e la rata della multa per la denuncia dei redditi sbagliata da qualcuno che non sono io… e l’affitto per la bici… fosse quello, sai quanti garage per biciclette che mi trovo…

Così, pensando al meteorite stasera, alle paure non dette che però ci hanno sfiorato con un brivido, ho trovato un lato buono perfino lì: tutt’al più non penso più ai soldi. E mi passa il mal di fegato.

  1. Mi vien in mente il ritornello di un Sanremo penso anni 70 ..se son bello mi tirano le pietre se son brutto..mi tirano le pietre .. ecc…be mi pare che le pietre vaghino ancora diventando meteore ci cascan di qua e là …importante allora è schivarle più che si può …però però le pietre dure son sempre ohiiiiiiiiiiiiiii
    Bye

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