Mi chiamo Daniela Santerini e sono nata a Pontedera il 26 febbraio 1948. La vita, o piuttosto il mio carattere irrequieto, mi hanno portato a cambiare spesso dimora, ma tutto sommato posso considerarmi sarda di adozione. Per non smentirmi, adesso abito a Lucca.

Diplomata maestra, studiavo pianoforte ed ero pronta per l’esame dell’ottavo anno quando entrai a far parte di una band (allora si diceva “complesso”) femminile: esperienza unica e irripetibile soprattutto, che mi ha segnato la vita ma me l’ha anche condizionata. Memorabili i tre mesi trascorsi nel 1968-69 nel Vietnam del Sud in piena guerra, che ci hanno visto esibire nelle principali basi americane: da questo è nato “Ciòiòi 68“, un libro pubblicato da Erasmo Edizioni, da cui verrà tratto presto un film.

Di tutte le attività che ho esercitato, la mia vocazione si è manifestata dove meno me l’aspettavo: dopo aver giurato che io “avrei insegnato tutto fuorché la musica”, mi sono appassionata visceralmente alla didattica musicale. Mi decisi infatti a dare lezioni di pianoforte più per necessità che per ispirazione, ma cercando – già che c’ero – di dare il meglio, passo dopo passo ho ideato un nuovo metodo per imparare a suonare, o come dico io a “leggere” la musica. “Nuovo” sul serio, perché basato su princìpi diversi da quello tradizionale. L’ho sperimentato e usato e lo sto ancora adottando per chi si avvicina alla musica per la prima volta, con successi che mi gratificano ogni giorno di più. E questo non mi ha precluso l’adozione di altri metodi “d’appoggio”, molti dei quali basati su software didattico, sempre straniero, perché qui in Italia “conserviamo” che è una bellezza…

Da poco ho intrapreso l’avventura delle lezioni online, altra stupenda occasione di far musica.

Ho anche scritto libri di altro genere, oltre a “Ciòiòi 68”, ma li troverete nella pagina delle pubblicazioni. Rimane sempre un certo imbarazzo, quando mi chiedono “cosa fai?”, e solo da poco ho imparato a rispondere “sono musicista e scrittrice”.

Bene; dire da soli chi siamo è un’impresa difficilissima: meglio lasciare la parola all’articolo scritto su di me nell’annuario di Pontedera, il Bollettino 2010:

Scarica bollettino di pontedera

 


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