Un piccolo tassello: Rotomop!

Rifornita di tutto, addirittura di due Folletti, uno per me e un altro per mio figlio, poteva bastarmi. Ma a volte, secondo in che stanze devo lavare per terra in questa enorme bella ma inutile casa, o perché ci sono le scale o per altre ragioni, specialmente quando se ne occupa la ragazza delle pulizie, conviene di più il mocho. Non era un problema urgente, ma succede che girando qua e là per il famoso Carrefour, ti ci casca l’occhio, sul Rotomop, che non costa poi tanto… un’occhiata più approfondita, possibile che ci sia dentro tutto a quel prezzo? osservo con attenzione… sì, vai, aggiudicato! E me lo porto a casa, chissà quando viene la colf com’è contenta…

Nel frattempo cerco di montarlo, una cosa da niente, se si considera che mio figlio aggiusta TUTTO e non gliene scappa una (non ha certo preso da me). Con tutte le istruzioni del caso, anche video, molto particolareggiate, riesco in una giornata a cominciare a capire qualcosina; ripeto, è colpa mia, perché quello lo monterebbe anche un bambino che non sa leggere. Rimando, anche perché nel frattempo arriva la ragazza, figuriamoci, lei usa sempre il mocho classico… Io mi ci metto d’impegno solo il giorno dopo: vado sul video, e cerco di capire come si usa “for dummies”, ma proprio “dummies”… e scopro che per funzionare ci vogliono tre tasselli: di plastica, li ho visti quando ho sfatto il pacco… ma ora ne vedo uno solo! Li cerco fino al parossismo, cerco di convincermi che anche se ci sono tre incavi dove inserire i tasselli, forse ne basta uno… non voglio scomodare Sant’Antonio, a cui faccio ricorso per le cause perse, “perse” nel vero senso della parola, e cerco di arrangiarmi. Finché, esausta, telefono alla ragazza: “Ha provato a vedere nella pila in lavanderia?” mi risponde… Non obietto nemmeno, anche se so che eventualmente non ci può andare da solo, ma ci deve essere buttato insieme all’acqua… e lo trovo, proprio lì. E due. E l’altro? “Non ne ho proprio idea” è la conclusione. Guardo sconsolata lo scatolone che conteneva il Rotomop, non posso ricomprarlo tutto per un rettangolino di plastica… anzi, posso, ma è da cretini, da gente che non sa come e dove buttar via soldi, pochi ma buoni.

Disperata, mi rivolgo infine alla casa produttrice, la Superfive. Perché io ci credo ancora, nella comunicazione umana. Anche se in casa mi prendono in giro, ma sicuramente sotto sotto e anche sopra sopra apprezzano.

Prima mail

“Salve, ho acquistato da poco il Rotomop x3, ma la ragazza delle pulizie mi ha perso un tassello interno: c’è modo di acquistarlo? Potete aiutarmi? Grazie e cordiali saluti.”

Seconda mail (risposta)

“Buongiorno Signora, se mi manda il suo indirizzo le faccio inviare un tassello. Grazie mille.”

Pensiero mio: (Grazie mille? ma grazie a voi!)

Terza mail (io)

Buongiorno, la sua risposta così pronta e cortese mi ha veramente colpito, in un mondo dove vengono evidenziate solo le cose negative e la gentilezza sembra ormai passata di moda. La ringrazio quindi con tutto il cuore: il tassello è piccolo ma il gesto è veramente grande.

Il mio indirizzo: …………..

Grazie di nuovo, e i miei più cari saluti.

Quarta mail (risposta)

Mi rende davvero felice, i nostri clienti sono importanti per noi e cerchiamo di soddisfarli al meglio. Ha ragione lei , troppo spesso la gentilezza sembra passata di moda.
È davvero bello trovare una persona che apprezza anche un gesto così piccolo.

Grazie a lei!

Buona giornata

Quinta mail (io)

Salve, non resisto, ve lo devo dire subito: è arrivato proprio ora, non solo il tassello, ma il set completo più un ricambio Rotomop! Quando il corriere ha suonato al citofono non riuscivo a rendermi conto di cosa avessi ordinato, perché giustamente non ce lo vedevo un piccolo tassello in una grande busta…

Grazie, avete dato un grande aiuto ad un’ottimista che stava per cedere al pessimismo (fortunatamente per voi, non vi racconto altro…)
Intendo fare un post che pubblicherò sul mio sito personale www.danielasanterini.it e di conseguenza nel mio spazio facebook, dove spiegherò che basta un po’ di attitudine per fare un bel gesto. E che il mondo non è poi così brutto tutto, come sembra.
Se venite in Sardegna sarete miei graditissimi ospiti. Un caro saluto.

Sesta mail (risposta)

A una persona come lei, difficile da trovarne altre così educate, rispettose del lavoro altrui e gentili, non potevo che voler fare personalmente un piccolo omaggio. Grazie anticipatamente per tutto quello che vorrà condividere online in merito, non vedo l’ora di leggere il suo  post.
Il mondo non è affatto così brutto, anzi è un posto meraviglioso. Basta solo circondarsi solo ed esclusivamente di persone positive e avere la forza di escludere il resto.
Lei ci ha dato molta positività e voglia di continuare a fare il nostro lavoro al meglio, in modo che altre persone possano essere soddisfatte quanto lei.
Grazie mille e nel caso passassi per la meravigliosa Sardegna di sicuro non mancherò di approfittare del suo invito.

Cordiali saluti e buona vita!


Vedete? Basta così poco, a volte, una piccola cosa come un piccolo tassello…

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