Prosegue il Della Marmora: Avevo parlato all’inizio della via Barcellona, e devo dire che oggi è notevolmente migliorata, sia come pavimentazione che come illuminazione: si comincia aI parlare addirittura di lampioni a gas! È fiancheggiata da sei strade e tagliata da altre, in modo che il quartiere Marina viene suddiviso in isolati quadrati, di superficie simile. La più importante di queste strade va dalla porta Villanova al quartiere di Stampace, e si chiama “Strada della Costa” (oggi via Manno, N.d.R.): antica, moderna, mappa), ed è la più importante per il commercio in Cagliari. Recentemente è stata lastricata con blocchi di granito.

Nel quartiere ci sono due piazze: la principale è quella di San Francesco di Paola, fra la porta del Molo e la Darsena (mappa): la piazza e l’intero quartiere potrebbero essere notevolmente migliorati, abbattendo ad esempio il bastione che impedisce la vista del mare e aprendo una porta nella muraglia fra la piazza e la via che porta a Bonaria; una volta finite le incursioni piratesche, la vita di una città di mare si dovrebbe svolgere nella sua parte bassa. Per esempio, si potrebbero anche abbattere le catapecchie infette delle concerie, e l’inutile bastione di Sant’Agostino, per ridare a quella parte della città l’importanza assegnatale dalla sua stessa ubicazione. La seconda piazza della Marina è quella di Sant’Eulalia, così stretta da poter essere paragonata a una terrazza (mappa).

La Marina è il quartiere più ricco di chiese: Sant’Eulalia, Sant’Antonio (mappa), che comprende l’antico ospedale gestito dai frati ospedalieri di San Giovanni di Dio e dopo dalle suore della Carità; Santa Teresa, (mappa)degli antichi Gesuiti (N.d.R.: oggi Auditorium Comunale); San Francesco di Assisi (mappa), con il monastero dei Cappuccini; chiesa del Santo Sepolcro, (mappa) dell’omonima confraternita; Santa Caterina (oggi a Monte Urpinu, N.d.R.) (mappa), chiesa della confraternita dei mercanti genovesi; Santa Rosalia (mappa), con il convento dei Francescani; San Leonardo (in seguito Sant’Agostino, N.d.R), con il convento degli Agostiniani; Santa Lucia (mappa), dell’omonima confraternita; San Francesco di Paola (mappa), convento dei religiosi omonimi; la Vergine d’Itria, anche questa della confraternita che porta il suo nome; e infine Sant’Elmo, oratorio dei marinai (La piccola Chiesetta di Sant’Elmo sorgeva all’interno delle fortificazioni che si affacciavano sul Porto, ed è scomparsa proprio con la loro demolizione. Il Canonico Spano la descrisse nella sua Guida della Città di Cagliari assieme a molte altre Chiese cittadine a loro volta scomparse, N.d.R.).

Entriamo ora nel Castello (Casteddu) passando sotto la Porta dell’ Aquila. La torre omonima, dopo il bombardamento del 1717 fu trasformata in prigione di stato per le persone di un certo rango e per detenzioni ordinarie. Dalla cima, convertita in campanile, una campana annunciava le esecuzioni capitali; suonavano anche per l’ammenda che i condannati dovevano fare per tutti i quartieri, accompagnati dagli sbirri e con un remo sulle spalle, incatenati e con la testa rasata.

Per qualche tempo la torre è servita anche come osservatorio astronomico e geodetico e infine è stata incorporata nel palazzo del conte Boyl (mappa), diventandone il belvedere.

Il Castello è circondato da mura fuorché ad est, dove le case sono sospese su un precipizio di roccia calcarea, un po’ come Bonifacio in Corsica per chi viene dal mare.

La cinta muraria comprende sei porte: quella dell’Aquila, quella dell’Elefante, quella del Balice (mappa), dell’Avanzata o d’ Aspromonte, quella dell’antica cittadella e la porta Cristina, (mappa) aperta nel 1825, da cui si arriva alla caserma della fanteria e alla passeggiata di Buoncammino.

In cima alla torre di San Pancrazio, a circa 129,92 metri sul livello del mare, si eleva una torretta su cui ho fatto costruire nel 1835 un pilastro in muratura rivestito di ardesia, che possa servire sia come segnale trigonometrico che come punto fisso della stazione di Cagliari, per la grande triangolazione dell’Isola.: proprio lì, a 39° 13’ 14” 44 di latitudine e 6° 47’ 23” 92 di lingitudine ad est del meridiano di Parigi, ho fatto passare il meridiano principale della mia carta dell’isola.

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