L’autostrada

Sono notizie che non te le dimentichi, possono passare anni. 2011, terremoto devastante in Giappone, il Governo giapponese si scusa con gli utenti per averli fatti aspettare 6 giorni (io ricordavo 8, ma nessuno è perfetto… tranne i Giapponesi a quanto pare) per sistemare un’autostrada; poverini, chissà che vitaccia in quei sei giorni, avranno dovuto cambiare le loro abitudini di vita…

Perché, quei poveri cinesi, tanto per non andar lontano, che dovranno attendere ben dieci giorni (!!!) per un ospedale da 1000 posti! Mentre qui in Italia (ops, il paragone scappa da solo) devi avere almeno un carrarmato per non sprofondare nelle buche (chiamale buche… crateri!) e gli ospedali semmai chiudono e per avere un codice rosso al pronto soccorso (pronto…?!) bisogna essere morti o in procinto di?

L’ospedale

Troppo facile, troppo scontato, il paragone? Ma pensiamoci seriamente, invece.

Come fanno? Fanno che, in situazioni emergenziali, il Governo cinese può superare agilmente ogni vincolo burocratico e convogliare sull’obiettivo ogni risorsa umana e finanziaria, ordinando a quattro imprese, gestite direttamente dallo Stato, di lavorare giorno e notte senza sosta.

E noi…

Io mi chiedo: perché non li abbiamo chiamati, tutti e due, per ricostruire L’Aquila, Amatrice e il ponte Morandi, tanto per citare qualcosa?