Archivio Diaristico Italiano
Incontri ravvicinati del tipo mio
Read More →Incontri ravvicinati del tipo mio
Read More →A volte il tragitto da e per la stazione lo facevo a piedi, e conoscevo ormai a memoria ogni singolo tratto. Anche la voce della Caldi (il nome della prof, anche se allora si diceva “insegnante” o, rivolgendosi a lei “signorina”, e il termine “prof” era ancora di là da venire) la sapevo a mente, […]
Read More →Fecero tutto i grandi, e non so perché scelsero l’insegnante di piano a Pisa, ma certo è che fu una delle decisioni più felici della mia vita: la prima volta mi accompagnò la mamma, dicendomi per filo e per segno cosa dovevo fare, dal salire sul treno, contare le fermate (Cascina, San Frediano, Navacchio), alzarmi […]
Read More →Passarono altri quattro anni, durante i quali praticamente imparai il Bona a memoria (chi ha studiato musica in quegli anni sa di cosa parlo); lo recitavo anche al contrario, ero il divertimento per quel ragazzo della banda che veniva a – si fa per dire – “insegnarmi”. Quei pallini dalla veste diversa popolavano la […]
Read More →TI RACCONTO LA MIA MUSICA Non so quanto sarà lungo questo scritto, e soprattutto non so dove andrò a finire: da tempo però l’argomento mi solletica la voglia di scrivere. Come una macchina a lungo inutilizzata, c’è voluta una bella ripulita ma poi, cigolando e scoppiettando, mi sono rimessa in moto. Il via me l’ha […]
Read More →A volte sento “voglia di classico”, di rituffare gli occhi in parole antiche, di rileggere storie così lontane che non le ricordo più. Oppure non le ho mai lette, pur avendone sentito parlare. Così, quando ho sentito citare “L’idiota” di Dostoevskij, non ho resistito: non avevo mai letto nulla, dell’autore; di Tolstoj sì. Di Bulgakov […]
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